martedì 18 dicembre 2012

Brindisi

Dell'antica Brundisium, nata su un insediamento risalente all'età del bronzo, si inizia a parlare nei libri di storia con la conquista da parte dei romani nel 266 a.C.
L'importanza politica della città risale però a mezzo secolo dopo, e con precisione alla Seconda Guerra Punica: la città dell'Apulia rimase infatti fedele a Roma anche dopo la rovinosa disfatta della battaglia di Canne (216 a.C.).
Grandi furono perciò in tale occasione i festeggiamenti per celebrare la rinnovata alleanza con il Palatino. Svetonio racconta che nell'arco di due settimane di bagordi sfrenati furono macellati quindicimila tra polli, manzi e maiali, e per accompagnare questi sontuosi pasti fu rapidamente consumata tutta la riserva esistente di Primitivo di Manduria (per questo motivo peraltro nel museo archeologico di Brindisi non esistono reperti precedenti il secondo secolo a.C.; il paradosso è che le bottiglie di Primitivo ivi conservate non sono purtroppo realmente primitive come ci si aspetterebbe).
Al di là del danno archeologico, tuttavia, questo evento contribuì a diffondere la nomea di gozzovigliatori per i salentini, al punto che ci sono arrivate tracce degli sfottò non solo negli affreschi pompeiani, ma anche nella trascrizione dei cori da stadivm, che all'epoca si usava intonare durante le partite di calcivm.
Nel secondo secolo già esisteva infatti una lega sportiva a livello nazionale, costituita da squadre il cui nome si è tramandato nella storia (come per esempio Juventus, Pro Patria e Juve Stabia); fu durante una partita tra Brundisium e Atalanta che fu esposto lo striscione "Brindisino lalà lalà lalà" mentre tutti i tifosi avversari sollevavano festosi un calice. Gli abitanti di Brundisium furono perciò ribattezzati come sfottò "brindisini", da cui il nome attuale della città.

Tracce di questa antica nomea si trovano ancora oggi, visto che (come testimoniato dal video qui a fianco) il coro da stadio di cui sopra viene ancora intonato in molte zone dello stivale (sebbene si supponga che la musica non sia più corrispondente a quella originale che, ahimè, è andata perduta) durante le feste di compleanno. Feste durante le quali si cita anche (forse inconsapevolmente) l'antico motto latino di Brundisium, "Tanti augurii a te", che potremmo liberamente tradurre in italiano come "Da te giungano così grandi buoni auspici".
Buoni auspici che per Brindisi si sono verificati, in quanto la città, arrivata fino ai giorni nostri, ancora oggi con questo nome è conosciuta.

(nella foto: un'antica locandina che pubblicizza una partita di calcivm allo stadivm di Brvndisivm)

Nessun commento:

Posta un commento