giovedì 9 agosto 2012

Bari

Bari prende il suo nome dalla fumosa e a tratti ignominosa vicenda con cui furono ottenute e portate in città le spoglie del patrono San Nicola.
Brevemente: fino a metà dell'XI secolo le reliquie del santo erano custodite nella cittadina turca di Myra. Pochi giorni prima che questa cadesse in mano musulmana, scoppio un'accesa disputa tra i mercanti presenti nella città, appunto veneziani e baresi (si ignora in realtà come si chiamasse in precedenza il porto pugliese), per chi dovesse portare in salvo i resti del predicatore.
Poiché non sussistevano argomenti teologici inattacabili, in favore degli uni o degli altri, si decise di stabilire la sorte dei resti con una partita a dadi. L'illustre precedente rappresentato dalle vesti del Cristo sembrò giustificare questa decisione agli occhi dei commercianti. La partita fu vinta dai mercanti baresi, che con grande fretta e senza aspettare la notte imbarcarono le spoglie sulle proprie galere e tornarono nella città natale.
L'alba successiva un attento orafo veneziano scopri l'inganno: i dadi con cui si era giocato erano truccati. La vendetta dei veneziani fu sottile ed indelebile: detenendo all'epoca una sorta di monopolio sui portolani e sulle carte nautiche, procedettero a mettere in guardia tutti i navigatori, indicando la città su tutte le mappe come "Bari".
Ed è così che la città viene chiamata ancora oggi.

(nella foto: una folla si raduna di fronte alla chiesa di San Nicola per la festa delle Carte Segnate)

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