giovedì 16 agosto 2012

Vigevano

Quanto la Lombardia ed il Veneto non c'erano, ma c'era solo il Lombardo Veneto, ed era sotto la dominazione austriaca, la popolazione era schiacciata dalle tasse e balzelli imposti su ogni tipo di mercanzia: dal tabacco al salgemma, dalla carta alle mele cotogne. Questa situazione insostenibile per la borghesia lombarda fu certamente una delle cause alla base delle guerre d'indipendenza e, in ultima istanza, dell'unificazione italiana.
Questi eventi furono però preannunciati da alcuni moti isolati in centri urbani, e uno di questi dà il nome alla cittadina di oggi, ossia Vigevano. Nella piazza del paese, accanto alla porta di ingresso della gendarmeria, erano appesi i manifesti (le 'grida' di manzoniana memoria) che indicavano ogni mese le nuove tasse e i nuovi divieti. In grossi caratteri neri era stampata la scritta "Vige il divieto di entrare tra le mura cittadine con più di tot grammi di tabacco"; "Vige una tassa doganale di 25 centesimi su ogni chilogrammo di frutti di bosco"; e così via. Questi manifesti, che ormai si affollavano sovrapponendosi, rendendone difficile la lettura e l'applic.azione anche da parte dei cittadini più obbedienti, erano diventati per molti il segno della tracotanza austroungarica.
Così, quando una rivolta scoppiò in città, costringendo il maresciallo e la piccola guarnigione a fuggire nella vicina Milano, la prima cosa a sparire fu questa catasta di manifesti, sostituita con un unico grosso foglio su cui campeggiava la scritta "Vigevano" e sotto, in un ordinato elenco puntato, la lista dei divieti ora abolita. Il manifesto rimase appeso, per il suo significato simbolico, per diversi anni, e quando il prefetto si trovò a dare un nome alla cittadina (fino ad allora un centro di contadini ed operai anonimo), non trovò di meglio che chiamarla appunto con l'incipit del cartello, ossia "Vigevano". Ed è così che la città è conosciuta ancora oggi.

(nella foto: la ZTL del centro storico di Vigevano. La foto è datata: le ordinanze che assegnavano i permessi ai residenti sono state revocate a gennaio 2012)

Nessun commento:

Posta un commento